A dicembre, tra il mio vecchio lavoro e l’inizio del nuovo, ho deciso di partire per la Cambogia e fare un’esperienza di volontariato insegnando inglese in un doposcuola, nel villaggio di Toak a 15 Km da Siem Reap.
Mi sono ritrovata in una costruzione abbozzata fatta di legni, tetto in lamiera coperto di paglia e sterrato. Gli animali da cortile, quali polli e pulcini, girovagavano liberi per la classe. In questo doposcuola gli studenti hanno un’età compresa tra i 5 e i 17 anni e pagano una retta mensile di 1 dollaro americano per poter seguire le lezioni.
Questi bambini vengono al doposcuola in bicicletta; alcuni sono scalzi e con vestiti strappati ma hanno così tanta voglia d’imparare che non vogliono tornare a casa. Sono rimasta molto colpita dal fatto che vogliono lavorare sodo e dall’ambizione che hanno per avere un futuro migliore.
Tra i tanti bambini, ho conosciuto Rattanha, una ragazzina di 13 anni. Un giorno le chiesi: cosa vuoi fare da grande? Lei mi rispose: voglio studiare tanto e diventare medico per aiutare le persone malate in Cambogia.
Ho portato con me 30 libri di esercizi di matematica e inglese. Li ho distribuiti assieme a matite, pennarelli, cartoncino colorato, palloncini, adesivi, canzoni su cd. Con grande sorpresa questi bambini, hanno completato tutti gli esercizi in soli 5 giorni mostrando grandissimo entusiasmo.
È difficile descrivere a parole le emozioni che questi bambini mi hanno trasmesso. Umiltà, Gratitudine, Gioia è il regalo che ho ricevuto da loro prima di ritornare in Europa.
Sono appassionata di educazione dei giovani ed in cerca di nuove sfide. Dopo un’esperienza di volontariato in Asia, voglio far qualcosa per aiutare i bambini meno fortunati.